Path To The Light: genesi di una foto

Posted on Aug 8, 2010 in Tech
Path To The Light: genesi di una foto

Portonovo è un luogo ormai famoso per la fotografia nella nostra zona e vista la vicinanza sicuramente è un’ottima opzione ogni qual volta si ha voglia di fare un po’ di foto senza spostarsi troppo.
E’ inoltre uno dei pochi luoghi della costa adriatica dove, vista la posizione particolare, consente di avere dei tramonti interessanti sul mare da maggio fino a fine settembre (all’incirca).

La foto è stata scattata nella prima metà di agosto, era da alcuni giorni che spirava vento da nord e pioveva, di conseguenza mi è venuta l’idea di andare a fare un po’ di foto nella speranza di trovare delle condizioni interessanti e differenti dal solito cielo “piatto”, tipico delle giornate estive.

Fig. 1 – Immagine finale

Arrivo verso le 19:00 a Portonovo in zona “molo”, vista la giornata di maltempo la gente non è molta e questo è sicuramente un aspetto positivo per me poiché non amo molto districarmi tra i bagnanti quando devo fotografare, né mi piace quando ho persone intorno che guardano incuriosite quello che faccio.

Inizialmente il cielo nella direzione del Conero si era quasi ripulito dalle nuvole, tuttavia dopo alcuni minuti si è iniziato a formare un minaccioso temporale che faceva presagire un bell’acquazzone.

La composizione iniziale che avevo scelto era un soggetto completamente differente ma dopo alcuni scatti di prova mi sono reso conto che non mi piaceva.

Vista la vicinanza del “classico” ponticello che si trova davanti al Fortino la tentazione di fare qualche scatto lì è stata troppo forte, anche se un po’ “inflazionato” decido comunque di scattarvi qualche foto.
Tra l’altro il mare stava anche rafforzandosi e avvicinarsi troppo ai sassi era abbastanza difficile a causa dei continui spruzzi (un paio mi hanno preso in pieno).

Di tutte le foto scattate l’immagine scelta è quella che preferisco come composizione poiché le diagonali dei sassi e del ponte conducono l’osservatore verso il centro del fotogramma, esattamente dove un raggio di luce si riflette nell’acqua.
L’effetto della lunga esposizione ha contribuito a rendere il mare molto piatto e a creare una bella riflessione della luce che filtra attraverso le nuvole e questo forse è uno degli aspetti che mi affascina di più in questa foto: osservandola attentamente si possono notare tre zone in cui la luce ha una maggiore intensità e nella parte di sinistra (dove tramonta il sole) questa si è colorata di un rosso davvero particolare.

La mia speranza era quella di riuscire ad includere anche un fulmine ma purtroppo il temporale si è scaricato in lontananza e non si sono visti lampi nella direzione in cui ho scattato.

Per quanto riguarda i filtri utilizzati ho impiegato un filtro Lee 0.9 ND (neutrale) e un filtro graduato Hard da 0.6 (2 stop), posizionato all’incirca come in figura 2.

Fig. 2 – Posizionamento del filtro GND

Mettendolo in posizione obliqua ho potuto evitare di scurire troppo la montagna, inoltre, nonostante il sole tramontasse a sinistra, in questa zona le nuvole abbassavano di molto la luminosità, di conseguenza la parte che necessitava un maggiore recupero era proprio quella di destra.
Posizionando il filtro in questa maniera ho evitato anche che il riflesso della luce sull’acqua potesse creare zone sovraesposte.
Il filtro neutro è servito invece ad allungare i tempi di esposizione per rendere un effetto più vitreo sull’acqua.

Le successive elaborazioni effettuate in post produzione sono davvero minime.
La foto è stata importata in Lightroom 3 dove ho provveduto a rimuovere alcuni puntini di polvere (purtroppo sempre presenti), correggere in parte la distorsione dell’obiettivo e raddrizzare leggermente l’orizzonte.
Nelle figure 3 e 4 sono visibili le immagini relative, prima e dopo le elaborazioni eseguite in Lightroom.

Fig. 3 – Immagine RAW convertita in Lightroom senza modifiche

Fig. 4 – File esportato da Lightroom

La foto così elaborata è stata esportata in Photoshop utilizzando una profondità di colore di 16 bit e il profilo AdobeRGB per mantenere la maggior gamma dinamica possibile per le successive elaborazioni.
Le correzioni all’interno di Photoshop sono le seguenti: modifica dello spazio colore in LAB Color e applicazione delle curve indicate nelle figure 5, 6 e 7.
Tale spazio colore è molto utile per la fotografia poiché permette di correggere o enfatizzare con facilità eventuali tonalità e gestire in maniera molto selettiva la saturazione e la luminosità.
Le curve sono state applicate tramite un livello, in questo modo la modifica viene eseguita in maniera non distruttiva e si possono sempre effettuare correzioni, verificare con facilità il risultato prima e dopo e applicare un’eventuale opacità o una maschera di livello alle correzioni che vogliamo apportare.

Fig. 5 – Curva L

Fig. 6 – Curva a

Fig. 7 – Curva b

Le modifiche applicate alla prima curva servono a dare un maggiore contrasto locale in alcune zone specifiche dell’immagine.
Le altre due curve (a, b) consentono di aumentare in maniera selettiva la saturazione e rafforzare lievemente alcune tonalità di colore.

Per la successiva esportazione del file per il web ho ridimensionato l’immagine alla risoluzione opportuna e applicato una maschera di contrasto (Unsharp Mask) sul canale L, in questa maniera è molto più difficile creare artefatti sull’immagine.
Ho infine convertito l’immagine in formato RGB a 8 bit per l’esportazione ricordandomi di allegare il profilo di colore sRGB standard per una corretta visualizzazione sul web.

L’immagine finale è quella che vedete nella figura 1 all’inizio dell’articolo.

Canon EOS 5D MarkII con EF 17-40 f/4L
ISO 100, 19mm, f/16, 30 sec
Ora di scatto: 20:26